MANIFESTO

MANIFESTO

come tutto in natura, anche il manifesto di questo blog è in continua mutazione. nessuno scopo preciso. la verità non credo esista, tanto più nell’epoca post-moderna, dove il bombardamento mediatico è cresciuto grazie ad internet e alle nuove tecnologie. nell'abbondanza ci si confonde facilmente. tuttavia, alcuni punti di vista rimangono dominanti, in quanto maggiormente pubblicizzati dagli organi di informazione ufficiali. questo spazio, tra l’altro, vorrebbe essere veicolo per quelle voci che non si sentono e che per la maggior parte delle persone flirtano con l’assurdo. mi è sempre piaciuto l’assurdo per la sua vicinanza con la natura intima degli esseri e dei fenomeni. per la maggior parte pubblicherò delle playlist salvate sul mio canale di youtube, non per imporre la mia visione incoerente della realtà, ma per dare asilo, oltre che alle versioni ufficiali, a tutto il sommerso di voci più o meno nascoste che dicono il diverso. se poi si tratta di complotti o paranoie, questo lo deciderà il lettore. non cerco fan né promuovo un ideale specifico. non ho la costanza per stare dietro a nessun impegno superiore al respirare. sento semplicemente lo scemare della libertà di espressione, la delicata linfa della diversità andare sperperandosi senza che la maggior parte lo consideri un delitto. vedo le generazioni assopirsi e sento che anche per me, apatico cronico, è venuto il momento di alleggerire la coscienza.

lunedì 27 febbraio 2012

Intervista all'ambasciatore iraniano in Italia

come scritto da Richard Javad Heydarian nei suoi articoli sul Tehran Times, l’Iran non sembra troppo preoccupato dall’embargo minacciato dall’Europa. l’ambasciatore in Italia dello stato arabo, afferma anzi, in questa intervista rilasciata ad un giornalista di una radio italiana, che le sanzioni finiranno per ritorcersi proprio contro l’Europa. secondo me questo, più che masochismo, potrebbe rivelarsi una manovra atta ad aumentare l’acredine della popolazione europea contro l’Iran. un naturale disagio a fronte delle carenze di approvvigionamenti di energia o dell’aumento dei prezzi ad essi correlati,  potrebbe essere un bel incentivo per rendere legittimo agli occhi dell’opinione pubblica l’intervento forte contro lo stato islamico. secondo me, e fantastico, la vera bomba emotiva sarà un attentato contro Israele o gli USA, oppure qualche altro stato “pesante”, una bomba a Parigi, alle Olimpiadi di Londra, sai che scena, e tutto il malcontento derivante dalla carenza energetica e conseguente aggravamento della crisi economica, a giustificare l’attacco. fantasie, certo, ma io non credo che l’Iran sia popolato da orde di retrogradi assassini. nemmeno l’ayatollah Khamenei, dipinto come il diavolo con le corna e il forcone, mi pare tanto peggio dei nostri leader, visto che tra l’altro considera contrari all’islam la produzione, l’utilizzo e  lo stoccaggio di armi nucleari e ribadisce il suo favore all’utilizzo della tecnologia atomica solo in ambito civile. l’idea di un’intenzione di armarsi di dispositivi di offesa nucleari da parte iraniana è supportata solo dai nostri mezzi di informazione. noi sì che ce le abbiamo per certo le bombe… e anche noi italiani, badate bene, proprio in casa. io non riesco proprio a figurarmelo come barbaro il popolo iraniano, ditemi quello che volete, sarò strano, a fronte delle testimonianze dirette di chi è stato per vacanza o lavoro nella sua terra. sono molto indeciso su dove andare questa estate, ma sempre più si fa strada in me l’idea di vedere dal vivo la realtà di questo paese, che immagino bellissimo ed ospitale come tutti i paesi arabi, a fronte di una storia millenaria, a dispetto di ogni infamante propaganda. prima che venga spianato dalle bombe intelligenti della NATO.

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