MANIFESTO

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come tutto in natura, anche il manifesto di questo blog è in continua mutazione. nessuno scopo preciso. la verità non credo esista, tanto più nell’epoca post-moderna, dove il bombardamento mediatico è cresciuto grazie ad internet e alle nuove tecnologie. nell'abbondanza ci si confonde facilmente. tuttavia, alcuni punti di vista rimangono dominanti, in quanto maggiormente pubblicizzati dagli organi di informazione ufficiali. questo spazio, tra l’altro, vorrebbe essere veicolo per quelle voci che non si sentono e che per la maggior parte delle persone flirtano con l’assurdo. mi è sempre piaciuto l’assurdo per la sua vicinanza con la natura intima degli esseri e dei fenomeni. per la maggior parte pubblicherò delle playlist salvate sul mio canale di youtube, non per imporre la mia visione incoerente della realtà, ma per dare asilo, oltre che alle versioni ufficiali, a tutto il sommerso di voci più o meno nascoste che dicono il diverso. se poi si tratta di complotti o paranoie, questo lo deciderà il lettore. non cerco fan né promuovo un ideale specifico. non ho la costanza per stare dietro a nessun impegno superiore al respirare. sento semplicemente lo scemare della libertà di espressione, la delicata linfa della diversità andare sperperandosi senza che la maggior parte lo consideri un delitto. vedo le generazioni assopirsi e sento che anche per me, apatico cronico, è venuto il momento di alleggerire la coscienza.

mercoledì 25 gennaio 2012

La Sindrome del Golfo di Alberto D'Onofrio

un programma di qualche bell’anno fa sull'uranio impoverito e poi, nello specifico, sulla sindrome del golfo. una malattia di cui soffrono i reduci della prima guerra contro Saddam Hussein - vi ricordate il sovrano col baffo dell'Iraq, aiutato e armato dagli Stati Uniti durante il conflitto con l'Iran e poi, improvvisamente, metamorfosato dal dio televisore in sanguinario dittatore cormorano con le ali impiastrate di petrolio, da cancellare dal planisfero a stelle e strisce? proprio lui. la così detta Sindrome del Golfo è una malattia dai contorni poco chiari, ma dai sintomi molto pesanti, sia per i soldati che per i loro figli. sono mutazioni genetiche quelle subite dai fanti americani nella maledetta prima spedizione del novanta/novantuno e vanno a pesare anche sulle generazioni future. è un tracollo totale per l'umanità civilizzata allo shampoo per capelli socialfobici. i bambini iraqeni in fin di vita e quelli nati deformi in america sono atrocità di guerra. non c’è niente altro da dire. al limite, qualche tanti porcodio. guardatelo solo se non siete depressi perché è uno schifo. politico e umano. una tragedia di tutti, che nessuno accetta, di cui nessuno parla. fa venire voglia di...

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